Le fotografie trasformano il presente in passato. Tutte le fotografie esprimono una relazione romantica con la realtà. Lo dice Susan Sontag, (New York, 16 gennaio 1933 – New York, 28 dicembre 2004) la celebre scrittrice e intellettuale americana che alla fotografia ha dedicato la sua riflessione, contenuta nel saggio uscito per Einaudi. Scattare una fotografia è conferire valore a qualcosa, ma nello stesso tempo renderlo banale.
Cosa succede alla memoria, come lavora, la memoria, per farci credere una cosa o l’altra?Tony Webster è la voce narrante di questo magnifico romanzo, un uomo prudente, divorziato, è uno che ha imparato a rattopparsi i pantaloni, per intenderci. Racconta di sé, della sua storia, della giovinezza, del suo primo amore. Ma poi succede qualcosa.
Quanto ci è piaciuto questo libro. Ian McEwan ha un talento straordinario per i colpi di scena: è riuscito a illuderci per così tanto tempo. E ogni oggetto, in Espiazione, sembra più vero del vero, lo vediamo, è lì. E lì sono i personaggi, fin dall’inizio, fin dalla piccola e oscura Briony con i suoi
Si dice grazie per una piccola foglia, per un frutto, scrive Mariangela Gualtieri. Sono cose che si mostrano e salvano, con il loro semplice esserci, lasciandosi osservare. Sono apparizioni dell’incanto del mondo. Gli occhi si perdono, girovagano e incontrano una lucciola, la pioggia, le stelle, gli steli della lavanda e quasi le parole non bastano più
Tutti vogliono possedere la fine del mondo. Questo ha detto mio padre, in piedi, davanti alle finestre all’inglese del suo ufficio di New York: gestione del patrimonio, dynasty trusts, mercati emergenti. Stavamo condividendo un momento raro, contemplativo, col tocco finale dei suoi occhiali da sole vintage che portavano la notte fra quattro mura. Osservavo con
Questa lista potrebbe essere infinita. È la lista dei personaggi femminili della letteratura che ci hanno fatto compagnia e che non smettono mai di farcela, con la loro saggezza e cuore, con incredibile forza e brillantezza, con ironia e con coraggio, con un’intraprendenza capace di ispirarci ogni giorno. Qual è la tua eroina letteraria preferita? 1. JANE EYRE Jane
Allora, non abbiamo nessun posto dove andare. Dove andiamo? Questa è l’ultima frase della prima pagina di Lila, il romanzo di Marilynne Robison che arriva dopo Casa e dopo Gilead. L’abbiamo letto quest’estate, in un giorno solo, perché Lila è uno di quei romanzi che ti fanno sembrare il resto una perdita di tempo. E
“Uno dei miei primi vanti era stato il mio nome. Avevo presto imparato (fu lui, mi sembra, il primo a informarmene), che Arturo è una stella: la luce piú rapida e radiosa della figura di Boote, nel cielo boreale! E che inoltre questo nome fu portato pure da un re dell’antichità, comandante a una schiera di
I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: «Sto rileggendo…» e mai «Sto leggendo…» scrive Italo Calvino in Perché leggere i classici, e prosegue segnalando come il prefisso iterativo davanti al verbo leggere indichi una piccola vergogna – in chi si suppone di “vaste letture” – ad ammettere di non aver letto un libro famoso. Ma tanto nessuno (o quasi)
Qui al Circolo si legge Purity, il nuovo romanzo di Jonathan Franzen. Sulla Lettura di domenica ben due recensioni, una di fianco all’altra, la prima di Daniele Giglioli e la seconda di Marco Missiroli, ci hanno riempito la testa di idee utili a cominciare questo libro in cui la scrittura è lucida e la trama porta esattamente dove Franzen vuole